Bella idea morire di maggio!

Bella idea morire di maggio!

  • 25 Maggio 2007

puddu – in ricordo di Maurizio Puddu Presidente dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo morto a Torino il 21 maggio 2007

Caro Maurizio,

Bella idea morire di maggio! Ci hai serenamente lasciato, dopo una lunga malattia sopportata con cristiana rassegnazione. Noi, tuoi amici e collaboratori in lacrime, non dimentichiamo il tuo impegno di convinto democratico; la tua coerenza di combattente per la verità e la giustizia; la tua dedizione per tutelare la memoria delle vittime; la tua attenzione e sensibilità per condividere le sofferenze dei familiari di tutte le vittime.

Sapevo che eri malato seriamente e me ne parlavi telefonicamente, ma le scarne notizie non rendevano drammatico il quadro clinico. Chi come noi è abituato a convivere quotidianamente con la sofferenza, rischia di sottovalutare la gravità della malattia anche quando essa è imperdonabile.

Chissà perché, mi ero stupidamente convinto che ce l’avresti fatta!

Ti ho visto, per l’ultima volta il 12 maggio, in occasione della celebrazione della Santa Messa nella chiesa della Gran Madre di Dio, il Pantheon della tua Torino, per ricordare tutte le vittime del terrorismo.

Ero in chiesa e ti ho visto arrivare in carrozzella. Rimasi impressionato dalla tua immobilità, dal colore della faccia e dalla flebilità con cui parlavi e salutavi i presenti, che venivano a stringerti la mano.

Mi sono seduto vicino a Te, accostando la carrozzella al mio banco. Ti guardavo e non riuscivo a capacitarmi sulla gravità manifesta della tua salute. Per circa 25 anni sei stato il mio migliore amico e confidente sulle tanti iniziative e sui problemi della nostra Associazione, condividendo speranze e delusioni a livello locale e nazionale.

Stando, in chiesa, vicino a te in carrozzella, ti ascoltavo mentre mi parlavi con un filo di voce, ma non capivo le parole e facevo finta di avere compreso tutto, annuendo con la testa.

Ero però triste e turbato. Non ero abituato a vederti in quell’immobilità assurda, conoscendo il tuo dinamismo, il tuo moto perpetuo di comunicazione e di contatto durante gli incontri.

Dopo la S. Messa, non hai voluto mancare, all’Assemblea Annuale della Associazione da te fondata nel lontano 1984. Hai avuto la forza, come ogni anno, di tenerci una relazione e poi, affaticato con un saluto di commiato e un bonario sorriso, sei corso a casa tua dalla moglie e dai figli che attendevono con ansia il tuo ritorno.

Sono ritornato in treno a Milano con la vedova Vanna Bertelè Marangoni. Abbiamo parlato di te, della nostra Associazione e della tua amicizia sincera, costante,costruttiva e provvidenziale per tutti i familiari delle vittime.

***

Il 21 maggio 2007 ero ricoverato all’Istituto Clinico Sant’Ambrogio di Milano per il mio triste primato di 55 interventi chirurgici. Quest’ultimo non legato, per fortuna, alla mia situazione di vittima del terrorismo, ma di paziente comune sofferente di una fastidiosa e voluminosa laporocele, conseguenza di un intervento di prostectomia radicale subito nell’ottobre del 2006.

Nel pomeriggio mi è giunta la telefonata del nostro comune amico Giovanni Berardi, che,con voce rotta dal pianto per la commozione, mi comunicava il tuo decesso e che i funerali si sarebbero tenuti mercoledì 23 alle ore 11, presso la chiesa della Madonna del Pilone in Corso Casale 195.

Scusami Maurizio se non sono stato presente al tuo funerale.

L’amico Nadir Tedeschi, che tu hai ben conosciuto, è stato da me incaricato a rappresentare le vittime lombarde e mi ha informato di quanto ti amasse la tua Torino. La città si è stretta con affetto solidale attorno al tuo feretro: istituzioni (Comune, Provincia, Regione), autorità civili e militari, associazioni combattentistiche, la società civile torinese e soprattutto i familiari delle vittime non solo di Torino, ma provenienti da tutte le parti d’Italia.

Persino l’on. Pierferdinando Casini, giunto da Roma a Torino, ti ha reso omaggio.

E questo si è verificato perché tutti hanno apprezzato il tuo lavoro e la tua azione contro l’eversione e a difesa dell’ordinamento democratico dello Stato, delle vittime e dei loro familiari.

Ora che tu non ci sei, non potrò sperare nella continuità delle tue telefonate e nello scambio reciproco di opinioni per operare al meglio in futuro. Lo farò col tuo successore.

Maurizio, hai veramente combattuto la tua buona battaglia e abbiamo riportato, sia pure tardivamente, qualche riconoscimento concreto:

la legge n. 206 che reca nuove norme a favore dei familiari delle vittime di terrorismo e di strage di tale matrice;

la direttiva del Commissario di Governo, prossima all’approvazione, per una sua corretta applicazione, sapendo quanto umiliazione sia costata e continua a costare ai familiari, che si vedono spesso negati o decurtati i diritti;

l’istituzione, da parte del Parlamento Italiano, della data del 9 maggio come “Giorno della memoria” per tutte le vittime di terrorismo e di strage di tale matrice.

Sino al 2007 è stata solo la nostra Associazione a farlo annualmente nella tua Torino.

Dal 2008 anche lo Stato farà il suo dovere e noi saremo sempre presenti.

Nel tuo ricordo proseguirà il mio impegno di vittima del terrorismo per tutelare la loro memoria e per essere a fianco dei familiari dei deceduti e dei tanti feriti che, come te e me, portano sulle loro carni i segni devastanti della violenza.

Alla tua cara moglie che ho sconosciuto da anni e ai tuoi meravigliosi figli il mio fraterno abbraccio.

Con l’amicizia di sempre.

Ciao Maurizio, ci vedremo in Paradiso!

Antonio Iosa

25 maggio 2007

 

In ottemperanza alle disposizioni nazionali relative alle norme da adottare per il contenimento del coronavirus si informa che la Segreteria operativa di Aiviter resterà chiusa sino al  31 marzo  2022

Durante il periodo di chiusura l’attività della nostra Associazione continuerà seppur a regime ridotto.

Per coloro che necessitano di contattarci per urgenze preghiamo indirizzare al nostro recapito mail  info@vittimeterrorismo.it  sinteticamente le richieste e segnalando anche un  contatto telefonico.