INTERVENTO DI GIOVANNI BERARDI

ALLA CONFERENZA STAMPA A MONTECITORIO

Roma 24 ottobre 2007

SONO GIOVANNI BERARDI , PRESIDENTE FACENTE FUNZIONE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA VITTIME DEL TERRORISMO E DELL’EVERSIONE CONTRO L’ORDINAMENTO COSTITUZIONALE DELLO STATO. RICOPRO QUESTO INCARICO POICHE’ CINQUE MESI FA È DECEDUTO IL PRESIDENTE FONDATORE DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE, MAURIZIO PUDDU.
MAURIZIO FU COLPITO DALLE B.R. IL 13 LUGLIO DEL ’77: GLI SPARARONO 7 COLPI CHE LO RESERO INVALIDO. TRE PROIETTILI RESTARONO NELLE SUE CARNI PER SEMPRE POICHÉ ERA PIU’ PERICOLOSO RIMUOVERLI CHE LASCIARLE LI.
Il PRESIDENTE PUDDU È MORTO IL 21 MAGGIO SCORSO SENZA AVERE VISTO REALIZZATA LA PIENA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 206 DEL 2004, NORME A FAVORE DELLE VITTIME DEL TERRORISMO, UN’ULTERIORE MORTIFICAZIONE PER LUI CHE SI ERA BATTUTO PER TRENTA ANNI DELLA SUA VITA PER IL RICONOSCIMENTO E IL RISARCIMENTO MORALE E MATERIALE DELLE VITTIME DEL TERRORISMO.
IL PRESIDENTE E’ SCOMPARSO CON L’AMAREZZA DI AVERE OTTENUTO NULLA. L’AMAREZZA ANCHE DI TANTE ALTRE VITTIME CHE NOI RAPPRESENTIAMO. E MIA PERSONALE. I TERRORISTI HANNO ASSASSINATO MIO PADRE, IL MARESCIALLO ROSARIO BERARDI.
MI ERO RIPROMESSO DI PORTARE SULLA SUA TOMBA, IN PUBBLICO RICONOSCIMENTO DEL SUO SACRIFICIO, IL SIMBOLICO FIORE DELL’APPROVAZIONE DEFINITIVA DELLA LEGGE 206 MA COSÌ NON SARÀ.
ANCORA UNA VOLTA NOI, LE VITTIME DEL TERRORISMO, SIAMO STATI GABBATI E OFFESI.
PER DEFINIRE IL CORPO DELLA LEGGE ABBIAMO PROFUSO IN SEDE DI INCONTRI OPERATIVI, UNA GRANDE FATICA E UN IMPEGNO CONTINUO, FORNENDO L’APPORTO DI RIFERIMENTI GIURIDICI E NORMATIVI. ABBIAMO AFFRONTATO PER MESI ANCHE UN FORTE IMPEGNO ECONOMICO, POICHÉ LA NOSTRA ASSOCIAZIONE NON GODE DI FINANZIAMENTI NÈ RICHIEDE AI PROPRI ASSOCIATI ALCUN CONTRIBUTO.
ABBIAMO CREDUTO ALLE MOLTE ASSUNZIONI DI RESPONSABILITA’ DI ALTI FUNZIONARI DI QUESTO STATO, PUNTUALMENTE COME QUASI SEMPRE DISATTESE.
CERTO SIAMO BEN CONSCI DELLA SITUAZIONE FINANZIARIA NAZIONALE, MA LA NOSTRA AMAREZZA VIENE ACUITA DAL FATTO CHE LO STATO CONTINUA AD ATTUARE UN DUPLICE TRATTAMENTO. DA UN LATO I NUMEROSI EX TERRORISTI CONSULENTI E DIPENDENTI DI ENTI PUBBLICI, GARANTITI NEL LORO REINSERIMENTO PROPRIO DA QUELLE ISTITUZIONI CHE VOLEVANO ABBATTERE E CHE NOI ABBIAMO DIFESO CON IL SANGUE NOSTRO E DEI NOSTRI CARI.
DALL’ALTRA PARTE NOI VITTIME ALLE PRESE CON MISTERI CHE NON SI DIRADANO, CON LE UMILIAZIONI CONTINUE RELATIVE AD ASSISTENZA MEDICA, A PRATICHE SMARRITE, A INFINITE PEREGRINAZIONI DA UN ENTE ALL’ALTRO, A UN RICONOSCIMENTO CHE MAI NON ARRIVA E SEMPRE È RINVIATO.
CERTO TUTTO CIÒ INDUCE ANCORA UNA VOLTA A CHIEDERCI , PERCHÈ DOPO DOBBIAMO ANCORA SUBIRE QUESTI AFFRONTI? QUAL È LA NOSTRA COLPA, PER PATIRE UN TALE TRATTAMENTO DA PARTE DEL GOVERNO? FORSE PERCHÉ CI OSTINIAMO A NON RIMANERE IN SILENZIO?

CI CHIEDIAMO COSA IMPEDISCA LA CONCLUSIONE DI UNA TRENTENNALE STORIA DI DISCONOSCIMENTI. FORSE DIAMO FASTIDIO ED IRRITIAMO CON LA NOSTRA MEMORIA E LA NOSTRA PRESENZA, ORA CHE GLI EX TERRORISTI SONO DIVENTATI DEPUTATI O CONSULENTI GOVERNATIVI ? OPPURE È IN CORSO UNA RIMOZIONE COLLETTIVA CHE RIGUARDA UN’INTERA GENERAZIONE OGGI AI VERTICI DEL POTERE? MOLTI DI QUESTI HANNO PARTECIPATO AGLI ANNI ‘TETRI E VIOLENTI’ SIMPATIZZANDO CON LA CULTURA CHE ERA ALLA BASE DEL TERRORISMO, ALMENO FINO AL DELITTO MORO.
A TUTTI DOBBIAMO RICORDARE CHE IL TERRORISMO NON È SPENTO, CHE QUESTI ATTEGGIAMENTI DI NEGAZIONE DELLE RAGIONI DELLE VITTIME CUSTODISCONO ORRENDI PRESUPPOSTI PER LA SUA RIPRESA.
CI E’ DIFFICILE TROVARE RISPOSTA ALL’ INSPIEGABILE ASTIO NEI CONFRONTI DELLE VITTIME DEL TERRORISMO E DELLE STRAGI DA PARTE DI QUESTO STATO.
NOI RIFLETTEREMO ANCORA E ANCORA CI IMPEGNEREMO. NESSUNO SI ILLUDA NOI NON CI SIAMO MAI ARRESI E MAI CI ARRENDEREMO, CONTINUEREMO NELLE NOSTRE BATTAGLIE PER VEDERE RICONOSCIUTI FINO IN FONDO I DIRITTI DELLE VITTIME DEL TERRORISMO E DELLE STRAGI, COMPRESO QUELLO DELL’ABOLIZIONE DEL SEGRETO DI STATO SUI REATI DI TERRORISMO.
LA MANCATA APPLICAZIONE DELLA LEGGE 206 COSTITUIRÀ IN EUROPA UNA VERGOGNA PER L’ITALIA E IL SUO GOVERNO.
CI APPELLIAMO ALLA TUTELA DEL CAPO DELLO STATO, AL QUALE VANNO ANCORA I NOSTRI RICONOSCENTI RINGRAZIAMENTI PER AVER VOLUTO LO SCORSO ANNO DESIGNARE IL NOVE MAGGIO COME GIORNATA NAZIONALE DELLE VITTIME DEL TERRORISMO. SIAMO TUTTAVIA PREOCCUPATI PER LA CELEBRAZIONE DI TALE RICORRENZA CHE SI TERRA’ IL PROSSIMO ANNO, PROBABILMENTE AL QUIRINALE.
SE LE COSE RIMANESSERO ALLO STATO ATTUALE, VALUTEREMO SERIAMENTE SE SARÀ PIÙ UTILE ANDARE A PORTARE UN FIORE SULLE TOMBE DEI CADUTI E ACCUDIRE I SOPRAVVISSUTI, PIUTTOSTO CHE PRESTARCI COME COMPARSE A CERIMONIE DI UNO STATO CHE NON CI VUOLE, MAL SOPPORTA LA NOSTRA PRESENZA E NEGA I NOSTRI DIRITTI.