Memoria

L’Associazione cura e custodisce la memoria storica degli eventi di terrorismo,nonché di quella delle vittime,che appartengono a tutta la comunità, ritenendo di contribuire in tal modo a prevenire nuovi episodi di eversione.(…) L’Associazione svolge opera di didattica e di divulgazione rivolta a tutti, ma in particolare alle nuove generazioni, rendendosi anche promotrice di incontri con studenti di ogni ordine e grado. A tal fine organizza un archivio (…) ai fini di non dimenticare e tramandarne la memoria alle nuove generazioni.” (dallo Statuto Aiviter)

Nel corso del suo primo trentennio d’attività AIVITER è stata promotrice di numerose iniziative dedicate al tema fondamentale della memoria, affermandosi e consolidandosi quale punto focale di riferimento per le istituzioni, tanto nazionali che internazionali.
Come per le vittime e i sopravvissuti alla Shoah, quando gli avvenimenti vissuti dall’individuo o dal gruppo sono di natura eccezionale o tragica, il diritto di ricordare e di testimoniare diventa un dovere.
Così Aiviter, pur tra le grandi difficoltà di un contesto che fino all’inizio degli Anni Duemila era dominato dalla memorialistica degli ex terroristi, si è fatta carico della prima sistematizzazione dei fatti documentando con estrema semplicità i nomi, i luoghi, le date e brevi biografie delle vittime degli ‘anni di piombo’.
A partire dal 2001 l’Associazione ha infatti iniziato a redigere delle schede di memoria dedicate ad ogni singola vittima pubblicate sul suo sito internet. Il lavoro è stato completato nel 2008 in occasione della diffusione da parte dalla Presidenza della Repubblica Italiana del volume Per le vittime del terrorismo nell’Italia repubblicana.
È stato lo stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a ricordare che la trasmissione della memoria alle nuove generazioni è fondamentale perché “la democrazia non è acquisita una volta per tutte, ma è esposta alle continue minacce di chi la vuole distruggere e ha bisogno quindi della partecipazione e dell’impegno critico di tutti i cittadini, specialmente dei giovani”.
Da allora storici, sociologi, ricercatori e insegnanti hanno attinto alla memoria delle vittime del terrorismo e all’attività delle loro associazioni, riconoscendone:
A) il valore pedagogico nel quadro di attività didattiche per rafforzare nei giovani il pensiero critico, i valori di memoria, verità, giustizia e quelli della tolleranza, rispetto della vita e di confronto plurale e democratico;
B) il valore narrativo indispensabile per fondare l’analisi del fenomeno terroristico su basi scientifiche, perché le vittime del terrorismo sono stati nel contempo protagonisti positivi ed unici testimoni attendibili di quegli avvenimenti terribili;
C)il valore civile di ‘imprenditori della memoria pubblica’ per l’impegno a tramandarla di generazione in generazione e a segnare sui territori – con eventi artistici e manifestazioni musicali o con lapidi, steli e monumenti – la rappresentazione dei tragici avvenimenti come patrimonio a beneficio dell’intera collettività.

LA SCUOLA

Fin dalla sua fondazione l’Associazione ha collaborato con scuole ed insegnanti interessati alla memoria degli anni del terrorismo.
Si è trattato di episodi sporadici che partivano dalla buona volontà di pochi, ma che incontravano il pieno appoggio e disponibilità di Aiviter e dei suoi associati in tutta Italia.
Per dare continuità e omogeneità alle iniziative nelle scuole, Aiviter ha predisposto nel 2012 un proprio modulo didattico da proporre nelle scuole dell’area torinese e da estendere al resto del territorio nazionale, in collaborazione con il Centro Servizi Didattici (CE.SE.DI.) della Città metropolitana.
Intitolato Memoria futura: leggere gli anni di piombo per un domani senza violenza, il progetto è finalizzato a diffondere la conoscenza di quei tragici eventi quale premessa indispensabile per promuovere, tra le nuove generazioni, la coscienza di una cittadinanza attiva nel rispetto della legalità e una piena e consapevole adesione ai valori civili di libertà democratica cui s’ispira la carta costituzionale del nostro Paese.
A conclusione di tale percorso didattico gli studenti delle classi coinvolte hanno prodotto materiali di ricerca, espressione della loro riflessione attraverso video, canzoni, testi e fotografie, presentati nel periodo a ridosso del Giorno della Memoria del 9 Maggio.

GLI SPAZI PUBBLICI

Molte amministrazioni locali in tutta Italia si sono fatte carico di attestare sui loro territori, con targhe, cippi e monumenti, la memoria delle vittime del fenomeno di violenza politica più aberrante che ha segnato il nostro paese non solo negli anni ’70 e ’80 del secolo scorso, ma che periodicamente lascia la sua tragica scia di sangue ancora oggi, sia a livello nazionale che, soprattutto, internazionale.
Padova, Milano e Roma hanno monumenti dedicati a tutti i caduti per terrorismo nazionale ed internazionale.
Laddove ci sono stati omissioni o ritardi, come per le targhe delle singole vittime sul luogo dove sono cadute, l’Associazione è intervenuta a sollecitare le amministrazioni per colmarle.
Così Aiviter Lombardia ha avviato un percorso che ha permesso di inaugurare negli ultimi anni targhe dedicate a tutte le singole vittime dell’area milanese, mentre in Piemonte, a seguito della collaborazione con Aiviter, è stata approvata nel 2009 una legge regionale che ‘promuove’ il “ricordo dei caduti e la valorizzazione dei luoghi del loro sacrificio che furono teatro di attentati ed episodi terroristici nel territorio piemontese”. A Torino, anche con l’ausilio del Comune, si sta completando l’affissione delle ultime lapidi mancanti a ricordo delle vittime del terrorismo.

 

In ottemperanza alle disposizioni nazionali relative alle norme da adottare per il contenimento del coronavirus si informa che la Segreteria operativa di Aiviter resterà chiusa sino al  31 marzo  2022

Durante il periodo di chiusura l’attività della nostra Associazione continuerà seppur a regime ridotto.

Per coloro che necessitano di contattarci per urgenze preghiamo indirizzare al nostro recapito mail  info@vittimeterrorismo.it  sinteticamente le richieste e segnalando anche un  contatto telefonico.