
da Il Secolo XIX
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(cognome, nome e
professione) |
Alessandro Floris, portavalori |
(luogo e date di
nascita) |
Nato a Iglesias (Ca) il 21/10/1939 |
(luogo e date
dell'attentato) |
Genova, 26 marzo 1971 |
(luogo e date di morte) |
Genova, 26 marzo 1971 |
(descrizione
attentato) |
A Genova due terroristi del Gruppo XXII Ottobre
compiono una rapina ai danni dell'Istituto Autonomo Case
Popolari (IACP), quando Alessandro Floris, dipendente con
mansioni di fattorino portavalori, reagisce tenta di afferrare
uno dei rapinatori che stanno fuggendo con il motorino,
aggrappandosi alla sua caviglia. Questi si gira, pistola in
pugno, prende la mira e spara, mentre un cittadino fotografa la
raccapricciante scena (la foto farā il giro del mondo): Floris č
colpito a morte e s'accascia in una pozza di sangue.
Nel corso della fuga sulla Lambretta, i due terroristi vengono
raggiunti da inseguitori occasionali, poi si dividono e uno
viene fermato poco dopo da due brigadieri. Mentre l'altro sarā
individuato dagli inquirenti anche grazie al fotografo
amatoriale e verrā arrestato a Milano nel 1972, in un
appartamento dei GAP. |
(biografia) |
Alessandro Floris, scapolo di 31 anni, č
dipendente da tre anni dello IACP di Genova, tra i cui compiti
vi era quello di accompagnare il capoufficio a ritirare gli
stipendi degli impiegati. |
(rivendicazione,
autori) |
Nessuna |
(stato
processuale) |
Mario Rossi č processato per direttissima per
l'uccisione di Alessandro Floris. Tutti gli altri componenti del
gruppo XXII Ottobre sono individuati. Alcuni finiscono in
carcere: oltre Rossi, Giuseppe Battaglia, Renato Rinaldo e
Rinaldo Fiorani.
Il 18 aprile 1973, la Corte d'Asssise condanna Mario Rossi
all'ergastolo, Rinaldo Fiorani, Giuseppe Battaglia e Viel a
trent'anni, oltre a Diego Vandelli a 12 anni, per il
rapimento di Sergio Gaddola. |
(status
famigliari) |
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(note) |
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