L’orrore non finisce mai

Past Event

  • Data

    22 Marzo 2016
  • Luogo

    BRUXELLES

L’orrore non finisce mai

Pensavamo che grazie anche alle azioni repressive e di indagine in Belgio e Francia, il terrorismo” dell’ISIS fosse obbligato ad una tregua. Purtroppo così non è stato e con rinnovato orrore abbiamo visto le stragi spostarsi da Parigi a Bruxelles: stiamo pagando ancora una volta la mancanza di un “Intelligence” Europea capace di comunicare da una nazione all’altra e la scarsa attenzione dedicata alle grandi aree grigie Belga e Francesi, all’interno delle quali terroristi potenziali e talvolta gli stessi ricercati si muovono con apparente tranquillità. E’ veramente curioso che mentre si costruiscono muri contro profughi che, generalmente fuggono dalla guerra, lasciamo circolare da una frontiera all’altra terroristi che portano la guerra e la morte in Europa.

I due tremendi attentati dello scorso 22 marzo che ISIS ha sferrato nella Capitale del Belgio, sede delle istituzione della Unione Europea che, alle 8 del mattino, hanno devastato l’aeroporto di Zaventem, lo scalo principale di Bruxelles e la stazione metropolitana di Maalbeek hanno causato la morte di 35 vittime innocenti e diverse centinaia di feriti.

A Bruxelles ancora una volta l’Italia ha dato il suo contributo al tanto sangue innocente versato con un decesso e quattro ferimenti.

La vittima italiana è stata Patricia Rizzo di 48 ani, originaria di Calascinetta (EN), sposata ad un belga e madre di un bambino. Lavorava presso la EFSA, l’autorità vigilante sulla sicurezza alimentare in Europa

L’ISIS ha rivendicato la paternità degli attentati, motivandoli con la volontà di punire il Belgio per avere aderito alla coalizione internazionale contro il cosiddetti stato islamico.

Ma non c’è alcun valore nella violenza e non c’è alcuna cultura nell’odio.

L’ISIS è un nemico della vita e della civiltà che va combattuto con ogni mezzo e non vi può essere nei suoi confronti alcuna indulgenza, compromessi sui valori o complicità ambigue. In gioco c’è l’identità dell’uomo, la sua cultura e il suo progresso.

Aiviter esprime la sua vicinanza ai famigliari dei caduti, ai feriti ed a tutti i loro congiunti.

Torino, 25 marzo 2016

AIVITER

 

In ottemperanza alle disposizioni nazionali relative alle norme da adottare per il contenimento del coronavirus si informa che la Segreteria operativa di Aiviter resterà chiusa sino al  31 marzo  2022

Durante il periodo di chiusura l’attività della nostra Associazione continuerà seppur a regime ridotto.

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