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Emanuele Tuttobene

Descrizione attentato

L’agguato all’alto ufficiale dei Carabinieri
 
Nell’agguato teso da un gruppo di terroristi, vennero uccisi, con numerosi colpi d’arma da fuoco esplosi a distanza ravvicinata, il colonnello Emanuele Tuttobene e l’appuntato Antonino Casu, conducente dell’automezzo di servizio sul quale si trovava l’alto ufficiale. Nel volantino di rivendicazione dell’attentato si sosteneva che il colonnello Tuttobene era “il comandante della struttura di spionaggio dei carabinieri … che lavora in strettissimo rapporto con la NATO”. L’attentato fu rivendicato dalle “Brigate Rosse – colonna Francesco Berardi”, dal nome dell’impiegato dell’Italsider che si era suicidato in carcere tre mesi prima dell’agguato (il 24 ottobre 1979) dopo che era stato arrestato a seguito della denuncia sporta contro di lui da Guido Rossa, il sindacalista ucciso dalle “Brigate Rosse” il 24 gennaio 1979.

Biografia

Fu arruolato nell’Arma nel 1950 quale Ufficiale di complemento e transitò nel servizio permanente nel 1953. Ottenne la promozione a Tenente Colonnello nel 1972. Resse Comandi territoriali in Piemonte, Calabria e Liguria; dal 1973 era Capo dell’Ufficio Operazioni della Legione di Genova. Insignito della medaglia d’oro al Valor Civile “alla memoria”, l’8 maggio 1981.
Nome vittima

Emanuele Tuttobene, Colonnello dell’Arma dei Carabinieri
Data di Nascita

21 Novembre 1923
Luogo di Nascita

Valguarnera (EN)
Data attentato

25 Gennaio 1980
Luogo attentato

Genova (GE)
Data di morte

25 Gennaio 1980
Luogo di morte

Genova (GE)
Ad opera

Brigate Rosse – colonna Francesco Berardi.