COMUNICATO STAMPA AIVITER

COMUNICATO STAMPA AIVITER

  • 25 Novembre 2013

SOLIDARIETA’ ALLA FAMIGLIA QUATTROCCHI E PREOCCUPAZIONE PER L’ORDINAMENTO ITALIANO ‘DEPRIVATO’ DELLA FINALITA’ DI TERRORISMO.

L’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo (Aiviter) esprime piena solidarietà alla famiglia di Fabrizio Quattrocchi, rapito con tre colleghi (Salvatore Stefio, Maurizio Agliana, Umberto Cupertino) in Irak dalle Falangi verdi di Maometto e assassinato il 14 aprile 2004. La recente sentenza della Corte d’Assise di Roma che, dopo nove anni di processo, assolve dall’accusa di finalità terroristiche i due carcerieri degli italiani rapiti ci lascia esterrefatti e le motivazioni ci rendono più che perplessi nel momento in cui entrano nel merito dell’efficacia eversiva dell’azione, cioè quando i giudici affermano di non credere che «quella pur grave azione delittuosa potesse avere un’efficacia così destabilizzante da poter disarticolare la stessa struttura essenziale dello Stato democratico».
La nostra Associazione ritiene che una azione terroristica non si possa definire tale ex post, cioè in base ai risultati e all’efficacia che ottiene. Infatti, se la definizione di terrorismo nel diritto internazionale è ancora oggetto di dispute, a livello europeo vige un accordo condiviso che lo individua e definisce quando i reati sono “commessi con l’obiettivo di terrorizzare gravemente una popolazione, costringendo ingiustamente un governo o un’organizzazione internazionale a compiere o astenersi dal compiere qualsiasi atto.” E’ quindi definito dalla finalità di chi lo compie e non dal raggiungimento dell’obiettivo.
Ricordando che già nel 2012 una sentenza della Cassazione contro le nuove Brigate Rosse aveva incredibilmente limitato la contestazione agli imputati del solo reato di «associazione sovversiva», la nostra Associazione si interroga preoccupata su cosa resti nel nostro ordinamento della “finalità di terrorismo” se questa non viene più riconosciuta né quando una organizzazione chiede al governo italiano, in cambio della liberazione di ostaggi, il ritiro delle truppe impegnate in Iraq, né quando incendia sedi di partito e progetta attentati al manager della Breda Vito Schirone e al giuslavorista Pietro Ichino.

Il presidente Aiviter, Avv. Dante Notaristefano

 

In ottemperanza alle disposizioni nazionali relative alle norme da adottare per il contenimento del coronavirus si informa che la Segreteria operativa di Aiviter resterà chiusa sino al  31 marzo  2022

Durante il periodo di chiusura l’attività della nostra Associazione continuerà seppur a regime ridotto.

Per coloro che necessitano di contattarci per urgenze preghiamo indirizzare al nostro recapito mail  info@vittimeterrorismo.it  sinteticamente le richieste e segnalando anche un  contatto telefonico.