Lettera del Presidente Aiviter al Direttore de La Stampa, Mario Calabresi

Lettera del Presidente Aiviter al Direttore de La Stampa, Mario Calabresi

  • 30 Marzo 2012

“…Mi sembra impossibile che il giornale che ha visto tra i suoi vicedirettori Carlo Casalegno, fatichi ad individuare l’associazione cofondata dalla sua vedova, signora Adele Andreis, e che possa con una certa faciloneria scambiarla, agevolando malintesi, con altre frutto di improvvisate iniziative…”

30 MARZO 2012: LETTERA AL DIRETTORE DE LA STAMPA

Illustre Dott. Calabresi,

Le scrivo, nella mia qualità di attuale Presidente dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo (AIVITER), perché mi trovo in situazioni di disagio sia nei confronti dei nostri soci e simpatizzanti, che dei partners istituzionali nazionali ed internazionali con i quali l’AIVITER collabora, disagio determinato anche da articoli apparsi sul quotidiano da Lei diretto. Mi riferisco ad articoli che, come quello pubblicato oggi in merito all’asta dei volantini delle B.R., riportano azioni e pensieri di esponenti di altre associazioni che da quattro anni non appartengono più alla nostra, senza alcuna attenzione per distinguere nomi, responsabilità e livelli di rappresentanza delle vittime del terrorismo e delle loro famiglie.
La nostra Associazione è sicuramente a Lei nota: agisce dal 1985; il suo primo Presidente, Maurizio Puddu, era in contatto con la gentile Sua madre, signora Gemma; rappresenta centinaia di famiglie; è stata accreditata dalla Commissione parlamentare che ha varato la legge 206 del 2004; è stata invitata lo scorso settembre dalla Farnesina a rappresentare la vittime italiane in occasione del forum lanciato dal Dipartimento di Stato USA nel X anniversario degli attentati del 2001; è consulente della Commissione Europea; intrattiene rapporti regolari con le altre associazioni di vittime in ogni angolo del mondo e collabora con il Quirinale ogni anno nell’organizzazione della Giornata della Memoria del 9 maggio.
Mi sembra impossibile che il giornale che ha visto tra i suoi vicedirettori Carlo Casalegno, fatichi ad individuare l’associazione cofondata dalla sua vedova, signora Adele Andreis, e che possa con una certa faciloneria scambiarla, agevolando malintesi, con altre frutto di improvvisate iniziative di singole vittime, con le loro legittime aspirazioni personali, che per altro non contestiamo.
Il nostro comportamento è sempre stato caratterizzato da serietà e compostezza, non siamo soliti andare in piazza a gridare, non siamo soliti cercare di “tirare per la giacchetta” le istituzioni repubblicane, né tantomeno utilizzare linguaggi diversi da quelli propedeutici ad una pedagogia della tolleranza. Comprendiamo che questo nostro atteggiamento non sia giornalisticamente dotato di grande attrattiva, ma Le saremmo grati se negli articoli de La Stampa ci fosse usata la cortesia di non essere confusi con altre associazioni, generando il grave equivoco di vederci attribuire iniziative non nostre e, soprattutto, di vederci rappresentati da persone che nulla hanno più in comune con la nostra organizzazione.
Ringraziando della cortese attenzione, Le porgo i più cordiali saluti.

Dante Notaristefano, Presidente AIVITER

 

In ottemperanza alle disposizioni nazionali relative alle norme da adottare per il contenimento del coronavirus si informa che la Segreteria operativa di Aiviter resterà chiusa sino al  31 marzo  2022

Durante il periodo di chiusura l’attività della nostra Associazione continuerà seppur a regime ridotto.

Per coloro che necessitano di contattarci per urgenze preghiamo indirizzare al nostro recapito mail  info@vittimeterrorismo.it  sinteticamente le richieste e segnalando anche un  contatto telefonico.