caso-faranda-sgarbi-o Lettera al Ministro dei Beni Culturali, Prof. Lorenzo Ornaghi

caso-faranda-sgarbi-o Lettera al Ministro dei Beni Culturali, Prof. Lorenzo Ornaghi

  • 7 Dicembre 2011

Torino, 7 Dicembre 2011

Stimato Ministro Prof. Lorenzo Ornaghi,

la scorsa primavera il Suo predecessore conferì al critico Vittorio Sgarbi il ruolo di curatore del padiglione Italia della Biennale d’arte di Venezia. Dai giornali apprendiamo che prossimamente ci sarà una appendice della Biennale a Torino, anche come riconoscimento al ruolo della città in ambito artistico e storico nell’anno dei festeggiamenti per il 150° dell’Unità d’Italia.
Come Associazione che da 27 anni opera per mantenere viva la memoria, e il relativo valore civile, di chi si è sacrificato nei tragici anni di piombo a causa dei vari terrorismi, non saremmo qui a disturbarLa, se non avessimo, con amarezza, dovuto rilevare un particolare offensivo nei confronti delle vittime..
Sempre dai giornali, infatti, abbiamo appreso che il curatore tra i 600 artisti selezionati ha promosso ed evidenziato il più ‘famoso’: quello – tristemente noto alle cronache del periodo più scuro della storia del nostro paese – dell’ex terrorista Adriana Faranda, coinvolta tra l’altro nel sequestro ed assassinio di Aldo Moro.
Precisando subito – a scanso di equivoci – che è lungi dalla cultura della nostra Associazione il reclamare censure, o rinnovi di pena nei confronti di chi ha già pagato il suo debito con la giustizia, riteniamo però che meriti un chiarimento la situazione in cui la qualifica di ‘artista’ viene attribuita alla ex terrorista da un personaggio pubblico, o perlomeno investito di una pubblica funzione, così come pubblico è lo spazio della città di Torino che ospiterà i suoi lavori.
La nostra Associazione, come in altre occasioni, non può che richiamare le precise e sagge parole pronunciate dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il 9 maggio 2008, in occasione della celebrazione della “Giornata della memoria per le vittime del terrorismo”:
“…chi abbia regolato i propri conti con la giustizia ha il diritto di reinserirsi nella società, ma con discrezione e misura e mai dimenticando le sue responsabilità morali, anche se non più penali.”
Francamente, è piuttosto noto, che il suddetto curatore raramente mostra adeguato senso della misura ed in questo caso sembra evidente l’intento di utilizzare l’ex terrorista per provocare polemiche che portino pubblicità gratuita all’evento da lui curato.
La nostra Associazione proverà a non farsi trascinare nella polemica, ma si permette di allegarLe una nota specifica sulla questione chiedendoLe se non ritenga possibile un autorevole tempestivo intervento atto ad evitare l’ennesima umiliazione alle vittime del terrorismo.

Il nostro ossequioso saluto,
il Presidente Aiviter, Avv. Dante Notaristefano

————-> Leggi la Nota di Aiviter

 

In ottemperanza alle disposizioni nazionali relative alle norme da adottare per il contenimento del coronavirus si informa che la Segreteria operativa di Aiviter resterà chiusa sino al  31 marzo  2022

Durante il periodo di chiusura l’attività della nostra Associazione continuerà seppur a regime ridotto.

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