AGOSTO 2007: sulle dichiarazione di Fanny Ardant

AGOSTO 2007: sulle dichiarazione di Fanny Ardant

  • 30 Agosto 2007

E’ con vivo disappunto che abbiamo appreso dalle cronache di questi giorni le dichiarazioni sconcertanti rilasciate da Fanny Ardant, concernenti la sua ammirazione per Curcio e le Brigate rosse. Consapevoli di cadere nel gioco perverso di fare comunque pubblicità al suo film, ugualmente intendiamo esprimere il nostro rammarico e la nostra esecrazione per l’ennesima strumentalizzazione del fenomeno terroristico che così duramente ha colpito il nostro paese.
Probabilmente l’attrice ha ignorato sino ad ora il sangue e i lutti generati dal Curcio e dagli altri “eroi romantici” che tanto hanno affascinato la pure esperta signora. Sarebbe sufficiente leggere le rivendicazioni degli assassini compiuti dalle dalle B.R., rivendicazioni eseguite con boria e cinismo dalle gabbie delle aule giudiziarie dove era rinchiuso quale imputato di orrendi crimini, oppure che si leggesse il libro “Noi accusiamo Curcio” riguardante l’assassinio avvenuto a Padova di Giralucci e Mazzola, perché si rendesse conto dello svarione culturale e della scelleratezza delle sue ammirazioni e delle sue dichiarazioni.

Le scuse presentate ai famigliari delle vittime dopo la protesta di tutte le forze politiche non correggono purtroppo l’impressione che il mondo intellettuale francese, e quello delle loro muse, abbiano un atteggiamento leggero e superficiale e confondano il brivido della trasgressione con l’oggettiva collusione con assassini e delinquenti.

per l’Associazione, Gianni Berardi – 30 agosto 2007