CIAO, MAURIZIO

CIAO, MAURIZIO

  • 31 Maggio 2007

Maurizio Puddu, è tornato alla casa del Padre, non è morto è solo scomparso, nel senso che ha fatto solo un passo indietro, si è, come sempre, solo ritirato un po’ in disparte, ma continua con la tenacia che lo contraddistingueva a lavorare con noi per noi. Anche ieri e oggi stesso chi lavorava e lavora per la nostra associazione, non si è fermato, non poteva, poiché così avrebbe voluto Maurizio.
Il suo esempio il suo attaccamento al dovere non è caduto, non può cadere nel vuoto, non cadrà mai nel vuoto, tutti continueremo con lui, a lottare e lavorare per le vittime del terrorismo, sino a quando verità e giustizia ci saranno rese integre pure senza colorazioni, senza omertà o segreti. Ecco qual è il nostro compito, esso continuerà senza interruzioni. Abbiamo il dovere, l’onore e l’orgoglio di continuare la missione , del fondatore della nostra associazione.
L’attaccamento ai valori ai principi di Maurizio Puddu era tale che non vacillò neanche sotto il piombo brigatista, non è vacillato neanche dopo trent’anni di offese, omissioni, menzogne e maligne strumentalizzazioni: lui ci ha guidati nella retta via senza tentennamenti, noi terremo fede a tutto ciò e lo custodiremo gelosamente.
Le tue ultime parole per me sono state “non posso e non voglio arrendermi, neanche al male”: noi seguiremo letteralmente le tue parole.
Riposa in pace Maurizio, non temere ,il lavoro continua e con te vicino non potremo fallire, né mancare all’esempio dei caduti, dei feriti e alla dignità della sofferenza dei loro famigliari.

CIAO, MAURIZIO

PER L’ASSOCIAZIONE ITALIANA VITTIME DEL TERRORISMO
IL SEGRETARIO, GIOVANNI BERARDI