Lettera aperta agli organi d’informazione del 10 marzo

Lettera aperta agli organi d’informazione del 10 marzo

  • 10 Marzo 2006

In relazione alla II Edizione “Giornata europea delle vittime del terrorismo” del 11 Marzo 2006,
a cura di Antonio Iosa, Responsabile lombardo dell’Associazione Italiana Vittime Terrorismo e Presidente della Fondazione Perini

Lettera aperta agli organi d’informazione

Milano 10 marzo

11 Marzo 2006, II Edizione della “Giornata europea delle vittime del terrorismo”

L’Europarlamento di Strasburgo, consapevole di quanto sia difficile la lotta al terrorismo a scala nazionale e internazionale, ha dichiarato l’11 marzo di ogni anno “Giornata europea delle vittime del terrorismo”. Nel clima incandescente della campagna elettorale, tale ricordo verrà cancellato dal calendario e nessuno ricorderà in Italia tale evento.

La “Giornata europea delle vittime del terrorismo” è stata istituita per ricordare la strage dell’11 marzo 2003, avvenuta in Spagna nella stazione di Madrid, ove trovarono la morte 192 vittime innocenti e ove si contarono 1.500 feriti.

Considerato l’alto valore civile e morale del sacrificio dei caduti nei sanguinosi attentati terroristici in Italia, in Europa e nel mondo, mi auguro che gli organi d’informazione possano ricordare le cifre dei morti causati dal terrorismo islamico fondamentalista sul suolo europeo e si ricorda l’orrenda strage dell’11 settembre 2001 a New York sul suolo americano che provocò 2.749 morti e le vittime del terrorismo e di stragi di tale matrice degli “anni di piombo”in Italia, di cui si trasmette la sottostante sintesi.

Sono certo che Lei e gli italiani non dimenticheranno!

Le cifre del terrorismo islamico in Italia e in Europa

Nel 2005 Il terrorismo fondamentalista islamico ha continuato e continua, tuttoggi, la sua terrificante azione di attentati contro obiettivi civili a livello internazionale.

I tragici attentanti proseguono, coinvolgendo anche innocenti cittadini italiani rimasti uccisi. Ecco un breve elenco delle stragi avvenute, dopo quella dell’11 marzo 2004 alla Stazione di Madrid:

13/ ottobre /2004: strage di Taba (Egitto) con 36 morti fra cui due cittadine italiane.

7/ Luglio/ 2005: strage di Londra (Inghilterra) con 57 morti fra cui una cittadina italiana.

27/Luglio/2005: strage di Scharm El Sheik (Egitto) con 68 morti fra cui sei italiani.

29/Ottobre/2005: strage di Nev Delhi (India) con oltre 100 morti.

9/Novembre 2005: strage di Amman (Giordania) con 59 morti.

Le vittime civili italiane del terrorismo islamico sono 17, compresi i caduti in Iraq: due, Marco Beci e Rolla Stefano sono caduti nella strage di Nassyria; altrettanto tragici i rapimenti e le uccisioni del milanese Enzo Baldoni e del genovese Fabrizio Quattrocchi; mentre ben 17 furono i militari caduti nella strage di Nassiriya, avvenuta il 12 novembre 2003.

Gli anni di piombo in Italia

La cronistoria degli “anni di piombo in Italia”, si concentra dal 1969 al 1989, alla quale va aggiunto lo strascico terroristico di questi ultimi cinque anni, con i caduti italiani negli attentati del residuo terroristico brigatista.

Nel solo 1979, anno di massima espansione del terrorismo in Italia, si registrarono 2.200 attentati, firmati da 215 sigle di sinistra e 55 di destra, con 22 morti e 149 feriti. Milano, Torino, Genova, Padova, Firenze, Roma e Napoli furono l’epicentro di quella sconvolgente stagione eversiva, iniziata con la “strage di piazza Fontana a Milano” e la conseguente strategia stragista.

Ben 489 furono i morti, 5.445 i feriti e 12.700 gli attentati.

La Regione Lombardia e, soprattutto, Milano, negli anni bui del terrorismo e dello stragismo, hanno avuto 17 morti per la strage di piazza Fontana, 4 per la strage della Questura di Milano, 8 per la strage di piazza della Loggia a Brescia e 5 per la strage di via Palestro con un totale di 34 morti.

Per quanto riguarda le vittime delle brigate rosse Milano e la Lombardia hanno avuto 25 morti +1 vittima risultante nell’elenco aggiuntivo del Ministero dell’Interno + 2 vittime del terrorismo nero + 1 vittima del terrorismo internazionale, per un totale di 29 morti e 39feriti. Complessivamente i morti per atti di terrorismo e di stragi sono stati 63, mentre i feriti ammontano ad oltre 180.

Antonio Iosa
Responsabile lombardo Associazione Italiana Vittime Terrorismo e Presidente Fondazione Perini

Nota: i dati sulle vittime di Torino sono nella sezione Memorie

 

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