Balzerani offende gli italiani

Balzerani offende gli italiani

  • 31 Marzo 2020

 

A 40 anni dal blitz di via Fracchia a Genova in cui morirono quattro terroristi, il post commemorativo della BR Balzerani.

Barbara Balzerani ha pubblicato sabato 28 marzo un post sul suo profilo facebook pubblico con la data 28 marzo1980 seguita da un cuore per ricordare Riccardo Dura che ha ricevuto 399 like, 67 commenti e 20 condivisioni. Non contenta ha pubblicato un nuovo post domenica 29 marzo con la  fotografia della lapide di Riccardo Dura  presso il cimitero di Staglieno di Genova con accanto un mazzo di fiori rosso  Nel suo post scrive  «Fiori freschi e memoria viva!». A cui si aggiungono ad oggi 495 like, 37  commenti e 52 condivisioni.

Si ricorda che Riccardo Dura, capo della colonna brigatista genovese è morto il 28 marzo del 1980 nel blitz dei carabinieri nel covo di via Fracchia a Genova e partecipò materialmente a diversi omicidi di vittime genovesi del terrorismo fra i quali,  nel 1979,  quello del sindacalista Guido Rossa.

La brigatista trova così l’ennesimo modo per offendere gli italiani commemorando un terrorista, uno spietato assassino mentre l’Italia piange le tante migliaia di cittadini uccisi da coronavirus.

I due post hanno ricevuto in poche ore 1000 like e centinaia di condivisioni con commenti e scritte rievocative inneggianti al periodo. Molti i pugni chiusi e i cuori rossi e alcune frasi più che preoccupanti:

Come dimenticare… Non si può… la memoria va portata avanti finché esisterà la nostra generazione, affinché le nuove sappiano la storia nascosta di questo regime” nonché avvertimenti minacciosi  “Sono passati 40 anni e noi non dimentichiamo mandanti ed esecutori della strage di Stato! Onore ai compagni combattenti!.”

Altri sottolineano che sono stati “uccisi mentre erano a letto” oppure che non bisogna “mai dimenticare nell’eventualità di una resa dei conti”.

Quello che ci fa più male è la quantità di commenti e condivisioni da profili di cittadini apparentemente “normali” che ancora simpatizzano e nutrono, come una cellula solo apparentemente dormiente,  i pensieri deliranti di questi assassini, rievocando un periodo macchiato del sangue di dirigenti , di magistrati e poliziotti servitori dello stato,  di comuni cittadini colpevoli solo di aver fatto il proprio lavoro. Omicidi che  hanno colpito il paese e moltissime famiglie che si sono viste portare via i propri cari da assassini che hanno studiato a tavolino e perpetrato lucidamente e  senza alcuno scrupolo morale l’esecuzione di troppi innocenti, nella gran parte colpiti vigliaccamente alle spalle.

Invitiamo la magistratura ad intervenire.

Sperando di bloccare definitivamente tali pericolosi eventi di rievocazione online e che il post e il profilo della br Balzerani vengano cancellati da fb come incitamento al terrorismo e all’odio, esprimiamo  la  nostra fortissima preoccupazione che tali strumenti social e web,  per di più in un profilo pubblico e accessibile a chiunque,  possano influenzare le nostre giovani generazioni e ferire chi ancora piange le sue vittime.

Per la rappresentazione dei fatti, riportiamo di seguito condensati in un unico link stralci tratti  dal  TG3 Liguria del  30 marzo che ricorda il blitz  del 28 marzo 1980  e di altro filmato “Anni spietati Genova”,  della serie La storia siamo noi di Giovanni Minoli,   con le testimonianze dei carabinieri che parteciparono all’incursione fra cui quella del Gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa

Torino, 31 marzo 2020

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