Legislazione

L’Associazione svolge un’azione di sensibilizzazione e di cooperazione volta a promuovere il riconoscimento e la tutela dei diritti delle vittime, invalidi e loro famigliari anche superstiti e famigliari dei caduti, secondo le loro legittime aspettative. Opera pertanto affinché sia attribuita a tutti tali soggetti la qualifica di ‘vittima del terrorismo’ con tutte le prerogative e i benefici di legge, a livello nazionale, europeo ed internazionale. (…)
L’Associazione elabora e promuove la presentazione di proposte legislative finalizzate all’ulteriore tutela dei soggetti indicati nel comma 1 precedente.”
(dallo Statuto AIVITER)

Il mandato statutario è stato attuato da un lato mediante l’elaborazione e presentazione di tutte le proposte di leggi nell’ultimo decennio a favore della categoria e forme di collaborazione e sensibilizzazione verso il legislatore, dall’altro con la cooperazione tra le diverse associazioni. Nel corso degli anni più leggi hanno portato alla completa tutela dello Stato verso le vittime.
Dopo vent’anni di normative, finalmente il 3 agosto 2004 è entrata in vigore la legge 206 – Nuove norme in favore delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice, e successive modificazioni – che risulta essere la più organica e sistematica in Europa.
L’architettura legislativa, integrata anche da una modifica intervenuta nel 2007, prevede tutele pensionistiche applicate con gli stessi criteri alle diverse categorie di lavoratori, anche in deroga alle norme previste dai singoli ordinamenti previdenziali, una vera e propria rivoluzione.
La 206 dispone inoltre benefici a favore dei familiari stretti, considerati ad ogni effetto vittime secondarie, delle vittime dirette dei caduti e degli invalidi. Però, a distanza di undici anni,non sono rari i casi di incerta applicazione.
Nel decennio dall’entrata in vigore della legge sono intervenute numerose manutenzioni legislative con contenuti anche d’ispirazione AIVITER che hanno consentito il superamento di criticità applicative.
Tuttavia permangono ancora nodi cruciali interpretativi e attuativi. Si segnalano:

– la mancata o difficoltosa applicazione da parte degli Enti pensionistici di alcuni importanti benefici pensionistici;

– l’eccessiva lentezza dell’operatività dei diversi Enti deputati alla concessione di alcuni benefici. Ad esempio le pratiche di costituzione/ ricostituzione delle pensioni da parte dell’INPS spesso richiedono anni;

– incertezze da parte delle Amministrazioni competenti sui criteri applicativi per i Trattamenti di Fine Rapporto aggiuntivi ai privati che comportano pesanti ingiuste decurtazioni;

– per gli invalidi modalità applicative molto penalizzanti per la determinazione della misura della inabilità complessivamente per quanto attiene i militari vittime del terrorismo si è spesso rilevato l’omissione del riconoscimento del nesso causale con l’attentato di alcune patologie, peraltro accertate, ai fini della valutazione percentuale di invalidità;

– riguardo al trattamento pensionistico diretto dei famigliari degli invalidi più gravi (25% e oltre) la mancata parificazione ai migliori trattamenti riservati ad altra categoria di famigliari;

– la necessità/esigenza di assicurare un accesso al trattamento pensionistico diretto con requisiti di anzianità contributiva più contenuti in particolare per le vittime secondarie (figli e coniugi degli invalidi e dei caduti) come già richiesto fin dal 2007.

IL GIORNO DELLA MEMORIA

Il Parlamento italiano nel 2007, su iniziativa della senatrice Sabina Rossa, ha istituito il 9 maggio quale Giorno della Memoria dedicato alle Vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice.
Un anno dopo il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano ha dato particolare rilievo alla ricorrenza ricevendo al Quirinale, per la prima volta, le famiglie delle vittime:
“(…) nel periodo da noi complessivamente considerato, si sono incrociate per qualche tempo diverse trame eversive, da un lato di destra neofascista e di impronta reazionaria, con connivenze anche in seno ad apparati dello Stato, dall’altro lato di sinistra estremista e rivoluzionaria, non c’è dubbio che dominanti siano ben presto diventate queste ultime, col dilagare del terrorismo delle Brigate Rosse. (…) Ci sarà ugualmente da riflettere ancora e a fondo – anche se molto si è lavorato, anche di recente, su questi temi – sulla genesi e sulla fisionomia dei fenomeni di stragismo e terrorismo politico di cui è stata teatro l’Italia”.
AIVITER ha partecipato ad ogni ricorrenza della giornata della memoria dedicata alle Vittime del terrorismo a Roma con una folta rappresentanza di propri associati nelle diverse sedi istituzionali ove la ricorrenza ha avuto luogo.

LE MEDAGLIE D’ORO

Su ispirazione del fondatore e primo presidente di AIVITER, Maurizio Puddu, nel 2007 il Parlamento ha disposto l’assegnazione dell’onorificenza di ‘Vittima del terrorismo’ con la consegna di una medaglia d’oro conferita dal Presidente della Repubblica agli invalidi in vita, alle vittime del terrorismo colpite per le loro idee e per l’impegno morale e, per i deceduti, alla vedova o ai figli.
Anche per questo riconoscimento AIVITER assiste gli associati nella raccolta ed organizzazione della minuziosa documentazione necessaria.

 

In ottemperanza alle disposizioni nazionali relative alle norme da adottare per il contenimento del coronavirus si informa che la Segreteria operativa di Aiviter resterà chiusa sino al  31 marzo  2022

Durante il periodo di chiusura l’attività della nostra Associazione continuerà seppur a regime ridotto.

Per coloro che necessitano di contattarci per urgenze preghiamo indirizzare al nostro recapito mail  info@vittimeterrorismo.it  sinteticamente le richieste e segnalando anche un  contatto telefonico.