Maggio 2005 presentato al presidente del Senato il libro sul terrorismo

Maggio 2005 presentato al presidente del Senato il libro sul terrorismo

  • 1 Luglio 2005

pera
da sin., Alberto de Sanctis, Luciano Borghesan, Maurizio Puddu, il presidente Pera, Roberto Tutino, Giovanni Berardi e Libertino Scicolone

Al Presidente del Senato, Marcello Pera, è stato presentato ieri a Palazzo Madama da una delegazione dell’Associazione Italiana Vittime del Terrorismo e del Consiglio regionale del Piemonte il volume «Il Piemonte e Torino alla prova del terrorismo». Per l’Associazione, il presidente Maurizio Puddu e il segretario Giovanni Berardi hanno spiegato di aver voluto realizzare un documento cronistico sugli «anni di piombo». Tra il 1969 e l’89, in Italia, ci furono 7000 attentati, alcune migliaia di feriti e 455 uccisi. «Torino, con Milano e Roma, – hanno ricordato Puddu e Berardi – fu tra gli epicentri di quella sconvolgente stagione eversiva: 20 i morti tra il ‘76 e l’82». Nel libro (editore Rubettino) sono anche pubblicati gli atti dei processi e le sentenze. «La ricerca è stata promossa dal Consiglio del Piemonte – ha spiegato il dirigente della Regione, Libertino Scicolone – per contribuire ad avere memoria di quanto accadde in quel drammatico periodo». All’incontro in Senato erano presenti anche alcuni degli autori, tra cui il coordinatore dell’opera Roberto Tutino, Luciano Borghesan e Alberto de Sanctis. Dal presidente Pera considerazioni positive sul lavoro dell’Associazione Vittime del Terrorismo perché è un utile apporto a far sapere quanto anche recentemente accaduto a causa del terrorismo, perché è promosso dall’istituzione regionale «dalla parte delle vittime, mentre si sta assistendo con sempre maggior frequenza alla consultazione di ex terroristi in qualità di esperti». Pera ha infine osservato con preoccupazione che «mentre si chiedono amnistie, di fatto queste avvengono», mentre in uno Stato di diritto c’è bisogno della «certezza della pena». Puddu e Berardi per l’Associazione hanno ricordato le difficoltà di applicazione della legge 206 del Parlamento in favore dei familiari delle vittime: «Essa è finora applicata con mille ostacoli, essendo carente di regolamento. Chiediamo pertanto che si emanino senza indugi le direttive, le circolari attuative e ogni altro provvedimento interpretativo». (da La Stampa de l’11.05.05)

 

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