Descrizione attentato:
L’ingegnere Costa, componente della notissima famiglia di armatori liguri, alle 19,30 sta rientrando a casa in Spianata Castello, quando sei brigatisti lo affrontano e lo rapiscono, dileguandosi a bordo di una Fiat 132 bianca.
Dopo 81 giorni di prigionia le Brigate Rosse annunciano che stanno per liberare l’ostaggio. Pietro Costa viene ritrovato in una cabina telefonica di Piazza Barabino costretto in catene fissate da lucchetti.
Ha trascorso la prigionia in una tenda montata dentro una stanza insonorizzata e con due catene che lo legavano al giaciglio.
Pietro Costa dopo la liberazione