Descrizione attentato:
Lo studente Emanuele Iurilli venne colpito accidentalmente durante uno scontro tra forze dell’ordine e terroristi della organizzazione di estrema sinistra “Prima Linea”. I terroristi, dopo avere sequestrato il titolare di un bar e i suoi familiari, avevano attirato sul luogo una “volante” della Polizia con l’intento – reso manifesto dal ritrovamento di volantini e di un “proclama di guerra” – di vendicare la morte di due loro compagni, avvenuta dieci giorni prima all’interno di un bar di Torino in un altro conflitto a fuoco con la Polizia.
Quando l’auto arriva si innesca uno scontro a fuoco. L’appuntato Gaetano D’Angiullo viene ferito alla gambe e al ventre. Emanuele Iurilli sta rincasando da scuola e viene a trovarsi nella sparatoria, cerca di fuggire e, sperando di percorrere i pochi metri che lo separano da casa, si ripara dietro una Fiat 500 all’angolo tra Via Lurisia e Via Millio, ma è colpito da una pallottola.
La madre dal balcone di casa, assiste sgomenta all’episodio. Raccolto agonizzante, è trasportato all’ospedale Molinette dove invano si tenta una disperata operazione per salvarlo.
Per vendicare la morte dei due compagni “Prima Linea” compirà, nel luglio del 1979, anche un altro omicidio: quello di Carmine Civitate.
Quando l’auto arriva si innesca uno scontro a fuoco. L’appuntato Gaetano D’Angiullo viene ferito alla gambe e al ventre. Emanuele Iurilli sta rincasando da scuola e viene a trovarsi nella sparatoria, cerca di fuggire e, sperando di percorrere i pochi metri che lo separano da casa, si ripara dietro una Fiat 500 all’angolo tra Via Lurisia e Via Millio, ma è colpito da una pallottola.
La madre dal balcone di casa, assiste sgomenta all’episodio. Raccolto agonizzante, è trasportato all’ospedale Molinette dove invano si tenta una disperata operazione per salvarlo.
Per vendicare la morte dei due compagni “Prima Linea” compirà, nel luglio del 1979, anche un altro omicidio: quello di Carmine Civitate.