Descrizione attentato:
Un commando composto da due uomini a volto coperto penetrò nel club “Speak Easy”, nel quartiere Appio-Latino, e, con pistole munite di silenziatore, sparò contro le quattro persone presenti in quel momento, uccidendo il giovane Enrico Donati. Nel comunicato rivendicativo, l’organizzazione terroristica “Guerriglia Comunista” sostenne che il vero obiettivo dell’azione criminosa erano due altre persone presenti nel locale, ritenute essere spacciatori di eroina. L’azione si iscriveva in una più ampia campagna che “Guerriglia Comunista” e altre organizzazioni similari (come le “Squadre Proletarie Combattenti”) stavano conducendo in quel periodo contro gli spacciatori di droga nei quartieri popolari. Nel mese precedente all’omicidio del Donati, “Guerriglia Comunista” aveva ad esempio rivendicato gli omicidi di Maurizio Tucci e Saudi Vaturi, avvenuti a Roma il 4 e il 27 novembre 1978; mentre le “Squadre Proletarie Combattenti” avevano rivendicato l’omicidio di Giampiero Grandi avvenuto a Milano il 7 novembre 1978.