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Sergio Gori

Descrizione attentato

Sergio Gori era vice direttore del Petrolchimico di Marghera. Fu ucciso verso le 9.30 del mattino dinanzi la sua abitazione. Dopo qualche ora, l’assassinio fu rivendicato da un sedicente gruppo “Nuovi partigiani”. Alla sera, una telefonata anonima ne attribuì la responsabilità alle “Brigate Rosse” e alla loro azione contro gerarchie e dirigenti industriali, sviluppata a partire dal 1978. Successivamente, nel corso di un processo a carico di esponenti di tale organizzazione, uno degli imputati lesse un messaggio che rivendicava sia gli attentati ai danni di Gori e di Alfredo Albanese – il commissario di polizia (ucciso il 12 maggio 1980) che aveva seguito le indagini sull’omicidio dello stesso Gori – sia il sequestro e l’omicidio dell’ing. Giuseppe Taliercio – anch’egli dirigente del Petrolchimico – assassinato il 20 maggio 1981 a conclusione di un lungo sequestro.

Biografia

Rimasto orfano in tenera età viene cresciuto dalla sorella e dai familiari. Studia e si laurea a Bologna in chimica industriale. Ha una rapida e brillante carriera: lavora in varie sedi della Montedison fino a diventare vice direttore del petrochimico di Porto Marghera.
Nome vittima

Sergio Gori, Dirigente di azienda
Data di Nascita

14 Ottobre 1932
Luogo di Nascita

Bengasi (Libia)
Data attentato

29 Gennaio 1980
Luogo attentato

Mestre (VE)
Data di morte

29 Gennaio 1980
Luogo di morte

Mestre (VE)
Ad opera

Brigate Rosse