Europa

Il 24 settembre 1987 si tenne a Parigi il I° Congresso internazionale sul terrorismo.
L’associazione vi partecipò con il suo presidente Maurizio Puddu. Dopo la strage terroristica della stazione madrilena di Atocha, nel 2004 il Parlamento Europeo ha deliberato di porre l’11 Marzo come Giornata Europea in Ricordo delle Vittime del Terrorismo, riconoscendo che la memoria del loro sacrificio è non solo un impegno di civiltà, ma anche una salvaguardia per il futuro: “Un attacco contro un cittadino della UE rappresenta un attacco contro l’Unione delle differenze e l’Unione delle minoranze all’interno della quale nessuna razza, nessun popolo o religione prevale sull’altro.”
Nel 2005 Aiviter ha organizzato a Torino il suo primo convegno internazionale in occasione della prima di queste Giornate Europee, a Palazzo Cisterna in collaborazione con la Provincia di Torino. Da allora ha partecipato con proprie delegazioni a tutte le Giornate europee del Ricordo che si sono tenute ogni anno a Bruxelles o a Madrid.
Nel corso degli anni si sono sviluppati contatti e relazioni sia con le altre associazioni di vittime del terrorismo dei paesi europei ed extra-europei, che con organismi internazionali: oltre la Commissione UE, l’OSCE che nel 2007 ha organizzato a Vienna il Meeting di alto livello sulle vittime del terrorismo e l’ONU che nel 2008 ha invitato Aiviter a New York per il Simposium di supporto alle vittime del terrorismo. Nel 2011 il Ministero degli Esteri italiano ha selezionato ed individuato Aiviter, quale unica associazione a rappresentare le vittime del terrorismo italiane in occasione del lancio del Forum Globale di Contrasto al Terrorismo (GCTF). Ai lavori aperti dal Segretario di Stato Hillary Clinton, ha partecipato il presidente Dante Notaristefano. L’anno successivo, il presidente Aiviter è intervenuto a Madrid alla Conferenza d’alto livello sulle Vittime del Terrorismo promossa dal GCTF, dal governo della Spagna e dalla Commissione europea,
rimarcando: “Oggi Italia e Spagna hanno tra le legislazioni nazionali più avanzate al mondo in favore delle vittime del terrorismo.(…) L’attività di prevenzione della radicalizzazione che porta al terrorismo è l’ultima frontiera che le vittime del terrorismo stanno affrontando. La loro testimonianza assurge ad un ruolo proattivo di contrasto e prevenzione alla cultura, al linguaggio, all’antropologia intolleranti dei radicalismi ed estremismi violenti”.
Dal 2007 Aiviter ha partecipato alle varie edizioni del Congresso Internazionale delle Vittime del Terrorismo, promosso dall’università spagnola CEU San Pablo e dai Principi delle Asturie.
Lo scambio di esperienze in ogni campo con le associazioni di vittime presenti nei diversi paesi d’Europa è, dal 2007, una prassi consolidata attraverso reti e progetti finanziati dalla Commissione Europea, che hanno permesso ad Aiviter, da una parte, di confrontare le differenti legislazioni nazionali, o i bisogni e le necessità di assistenza delle vittime, dall’altra, di comunicare i diritti, le memorie e l’attività sociale e culturale delle vittime del terrorismo a livello europeo ed internazionale attraverso convegni, pubblicazioni, mostre fotografiche, audiovisivi e nuovi media digitali.

LE RETI

Nel 2007 è iniziata l’esperienza della Rete Europea delle Vittime del Terrorismo (NAVT) per alimentare la cooperazione transnazionale tra associazioni.
Le finalità sono quelle di aumentare la protezione e la rappresentanza delle vittime a livello europeo e di agevolare la condivisione di problemi e buone pratiche.
Nel contesto della rete NAVT, Aiviter ha ospitato a Torino nel 2009 la conferenza sul tema dei Diritti nazionali, europei ed internazionali delle vittime del terrorismo, con il Patronato del Presidente della Repubblica, la partecipazione di 30 rappresentanti di associazioni da Spagna, Portogallo,Francia, Regno Unito e Olanda e di numerosi esperti.
Sempre a Torino nel 2011 ha fatto seguito il convegno europeo Narrazioni contro il terrore. La voce delle vittime europee del terrorismo: problemi e sfide per analizzare il corpus di prodotti editoriali e audiovisivi che contengono le testimonianze delle vittime del terrorismo, e per valorizzarne la funzione di contro-narrativa alla propaganda dell’estremismo violento.
Sullo stesso filone di indagine si è innestata l’attività del gruppo di lavoro in seno alla rete della Commissione Europea RAN (rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione) che lavora tra il 2011 e il 2015 sul ruolo che la società civile con le vittime e le associazioni possono svolgere nelle politiche e programmi di prevenzione della radicalizzazione e dell’estremismo violento.

I PROGETTI

Nell’ultimo decennio l’Associazione ha partecipato a numerosi progetti europei, tra i quali:

L’Europa contro il terrorismo, lo sguardo della vittima, promosso dalla Fondazione spagnola Miguel Angel Blanco, che ha prodotto una mostra fotografica allestita tra l’altro presso il Parlamento Europeo.

Raduno delle vittime contro il terrorismo: la voce dei sopravvissuti contro la radicalizzazione promossa dall’associazione AfVT.org che ha realizzato 21 video-interviste di vittime da tutto il mondo.

Contro-narrativa per la lotta al terrorismo (C4C) promosso da Aiviter che ha sviluppato una piattaforma digitale multilingua per catalogare le testimonianze indirette delle vittime, accompagnata da una didattica innovativa, da utilizzare nelle scuole e con i giovani.

 

In ottemperanza alle disposizioni nazionali relative alle norme da adottare per il contenimento del coronavirus si informa che la Segreteria operativa di Aiviter resterà chiusa sino al  31 marzo  2022

Durante il periodo di chiusura l’attività della nostra Associazione continuerà seppur a regime ridotto.

Per coloro che necessitano di contattarci per urgenze preghiamo indirizzare al nostro recapito mail  info@vittimeterrorismo.it  sinteticamente le richieste e segnalando anche un  contatto telefonico.