Giovanni Saponara

    • Data e Luogo Attentato 8 Giugno 1976 - Genova (GE)
    • Nome Vittima Giovanni Saponara, Brigadiere di Pubblica Sicurezza
    • Ad Opera Brigate Rosse
    • Luogo e Data di Nascita Salandra (MT), 5 Marzo 1934
    • Luogo e Data di Morte Genova (GE), 8 Giugno 1976

Descrizione attentato:

L’imboscata al Procuratore Generale
 

Il dott. Francesco Coco, procuratore generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Genova, fu ucciso, nei pressi della sua abitazione. Gli attentatori gli esplosero alle spalle più colpi di pistola. Nell’occasione uccisero spietatamente anche l’agente addetto alla tutela Giovanni Saponara e l’appuntato Antioco Deiana che era rimasto all’interno dell’auto di scorta. L’omicidio del dott. Francesco Coco, presumibilmente già programmato per il 5 giugno -primo anniversario della morte di una terrorista appartenente al “nucleo storico” delle Brigate Rosse -, fu rivendicato dalle “Brigate Rosse” come una “rappresaglia esemplare” per il comportamento che il magistrato aveva tenuto dopo la liberazione del sostituto procuratore della Repubblica Mario Sossi. Quest’ultimo era stato sequestrato dalle “Brigate Rosse” -dal 18 aprile 1974 al 20 maggio 1974 -per aver inquisito appartenenti al gruppo di estrema sinistra “XXII ottobre”, cui era riferibile, tra l’altro, l’omicidio di Alessandro Floris. Per ottenere la liberazione del dott. Sossi, la Corte d’Assise d‘Appello di Genova – aderendo alle richieste dei brigatisti -aveva concesso la libertà provvisoria ad alcuni detenuti del gruppo, subordinandone però la effettiva scarcerazione al fatto che fosse assicurata la integrità fisica del sequestrato. Il dott. Sossi fu liberato, ma il dott. Coco non fece eseguire la ordinanza di scarcerazione. Ritenendo che non ricorressero le condizioni cui tale scarcerazione era stata subordinata, impugnò il provvedimento della Corte d’Assise d’Appello ottenendone l’annullamento in Cassazione.


Biografia:

Entrò in Polizia nel 1954 e, dopo aver frequentato la Scuola Allievi di Roma, prestò servizio in organismi di Roma, Aosta, Bardonecchia, Bari e Genova; da ultimo, prestò servizio presso la Questura a Genova. Ricevette un encomio solenne per l’arresto di un pericoloso latitante a Bardonecchia. Insignito della medaglia d’oro al Valor Civile “alla memoria”, il 31 marzo 1977.

 

In ottemperanza alle disposizioni nazionali relative alle norme da adottare per il contenimento del coronavirus si informa che la Segreteria operativa di Aiviter resterà chiusa sino al  31 marzo  2022

Durante il periodo di chiusura l’attività della nostra Associazione continuerà seppur a regime ridotto.

Per coloro che necessitano di contattarci per urgenze preghiamo indirizzare al nostro recapito mail  info@vittimeterrorismo.it  sinteticamente le richieste e segnalando anche un  contatto telefonico.