Lino Ghedini
Descrizione attentato
Il brigadiere Lino Ghedini procedette di notte, quale capo pattuglia di un’autoradio, alla identificazione del conducente di un’autovettura. All’atto del controllo, questi si rilevò essere un pericoloso latitante già appartenente alla formazione di estrema sinistra “Gruppi d’Azione Partigiana” (GAP). Il latitante non esitò a sparargli contro numerosi colpi che lo ferirono mortalmente e che procurarono lesioni all’altro componente dell’equipaggio. L’autore del fatto fu arrestato.
Il brigadiere lascia la moglie Elisa Cozzi e i due figli Giacomo e Alberto di sedici e undici anni.
Il brigadiere lascia la moglie Elisa Cozzi e i due figli Giacomo e Alberto di sedici e undici anni.
Biografia
Entrò in Polizia nel 1950 e, dopo aver frequentato la Scuola Allievi di Roma, prestò servizio a Milano, Foggia e Modena; da ultimo, presso la Polizia Stradale di Milano. Insignito della medaglia d’argento al Valor Civile “alla memoria”, il 13 giugno 1978.
Nome vittima
Lino Ghedini, Brigadiere di Pubblica Sicurezza
Data di Nascita
17 Settembre 1926
Luogo di Nascita
Villanova di Camposampiero (PD)
Data attentato
19 Febbraio 1977
Luogo attentato
Rho (MI)
Data di morte
19 Febbraio 1977
Luogo di morte
Rho (MI)
Ad opera
Gruppi d’Azione Partigiana (GAP)
