Descrizione attentato:
Il dott. Vittorio Occorsio fu ucciso la mattina del 10 luglio 1976 sotto la sua abitazione da una raffica di mitra esplosa da una o più persone a bordo di una moto. I terroristi fuggirono portando via la borsa del magistrato. Sul posto lasciarono però alcuni volantini con i quali il movimento politico di estrema destra “Ordine Nuovo” rivendicava l’omicidio. Nei volantini, “Ordine Nuovo” sosteneva di aver condannato a morte il magistrato perché colpevole di aver “servito la dittatura democratica perseguitando i militanti” del movimento. Dopo anni di indagine, il dott. Occorsio aveva ottenuto -facendo applicare per la prima volta la cosiddetta “legge Scelba” del 1952 sul divieto di riorganizzazione del partito fascista -lo scioglimento di “Ordine Nuovo” e la condanna di alcuni dei suoi principali esponenti. Il movimento “Ordine Nuovo” era stato fondato nel 1956 per contrastare la linea, considerata troppo moderata, del Movimento Sociale Italiano. A tale movimento separati processi avrebbero attribuito responsabilità anche per altri gravissimi fatti di sangue commessi in quegli anni. Malgrado le minacce subite, in un successivo processo -sorto a seguito della rilevata sopravvivenza del movimento e dell’adesione di nuovi militanti -il dott. Occorsio aveva ottenuto la condanna degli imputati, apparendo così, agli organizzatori e ai partecipi del gruppo criminoso, un uomo il cui coraggio e il cui impegno potevano essere fermati solo con la violenza. Gli autori materiali dell’omicidio del dott. Occorsio sono stati individuati e condannati. Uno di essi si renderà autore, in carcere, di altri gravi omicidi, strangolando detenuti (appartenenti anch’essi a gruppi eversivi di estrema destra) che temeva potessero rendere dichiarazioni accusatorie su gravi fatti criminosi: il detenuto Ermanno Buzzi – condannato all’ergastolo in primo grado per la strage di Piazza della Loggia a Brescia -ucciso nell’istituto penitenziario di Novara il 13 aprile 1981; il detenuto Carmine Palladino – da tempo esponente di spicco della organizzazione “Avanguardia Nazionale” -ucciso, sempre a Novara, il 10 agosto 1982.