Antonio Mea
Descrizione attentato
L’assalto di Piazza Nicosia
Il 3 maggio 1979, pochi giorni dopo l’inizio della campagna elettorale, le “Brigate Rosse” eseguirono un sanguinoso attentato nel pieno centro di Roma. Quindici uomini, armati di bombe e mitra, entrarono nella sede del comitato romano della Democrazia Cristiana in Piazza Nicosia e, dopo aver immobilizzato decine di presenti, asportarono varia documentazione e danneggiarono gravemente i locali facendo esplodere ordigni. Un equipaggio di polizia giunto sul posto fu colpito con raffiche di mitra. Un componente dell’equipaggio, il brigadiere Antonio Mea fu ucciso; la guardia Pietro Ollanu riportò ferite che ne cagionarono la morte due giorni dopo. Il terzo componente dell’equipaggio fu ferito. L’azione rientrò fra quelle organizzate contro la DC, tra le quali va ricompreso anche l’omicidio dell’avv. Italo Schettini, del 29 marzo 1979.
L’agente Vincenzo Annunziata rimane ferito.
L’agente Vincenzo Annunziata rimane ferito.
Biografia
Entrò in Polizia nel 1963 e, dopo aver frequentato la Scuola Allievi di Nettuno, prestò servizio presso tale Scuola e poi presso il Reparto Squadroni Roma. L’ultima sua sede fu la Questura di Roma. Insignito con la medaglia d’argento al Valor Militare “alla memoria”, il 24 giugno 1980.
Nome vittima
Antonio Mea, Brigadiere di Pubblica Sicurezza
Data di Nascita
1 Agosto 1945
Luogo di Nascita
Napoli (NA)
Data attentato
3 Maggio 1979
Luogo attentato
Roma (RM)
Data di morte
3 Maggio 1979
Luogo di morte
Roma (RM)
Ad opera
Brigate Rosse
