Rosario Berardi

    • Data e Luogo Attentato 10 Marzo 1978 - Torino (TO)
    • Nome Vittima Rosario Berardi, Maresciallo di Pubblica Sicurezza
    • Ad Opera Brigate Rosse
    • Luogo e Data di Nascita Bari (BA), 17 Novembre 1926
    • Luogo e Data di Morte Torino (TO), 10 Marzo 1978

Descrizione attentato:

Il maresciallo di Pubblica Sicurezza Rosario Berardi fu ucciso con colpi di pistola – prima alla schiena e poi alla testa – a una fermata di tram che era poco distante dalla sua abitazione. A ucciderlo furono terroristi poi fuggiti in macchina. A nulla servì la sua reazione. L’attentato fu rivendicato dalle “Brigate Rosse”. La rivendicazione fu più volte smentita e riconfermata. In alcune telefonate i terroristi declinarono la loro responsabilità o se ne dissociarono facendo intendere l’esistenza di contrasti all’interno della organizzazione. Il giorno dopo l’omicidio, durante il processo appena iniziato contro il “nucleo storico” delle “Brigate Rosse”, un terrorista disse che l’omicidio del maresciallo Berardi non andava “interpretato come rappresaglia legata direttamente alle vicende processuali”, ma quale “vittoria … nella linea dell’attacco ai centri nevralgici dello Stato imperialista”. Il commissario Antonio Esposito, il maresciallo Rosario Berardi e il brigadiere Giuseppe Ciotta erano stati tra i più attivi investigatori in materia di terrorismo di estrema sinistra. Grazie al loro intelligente impegno, avevano consentito di istruire il primo processo contro gli esponenti delle “Brigate Rosse”. Vennero perciò uccisi, tutti e tre, a distanza di breve tempo l’uno dall’altro. Subirono quindi la stessa sorte dell’avv. Fulvio Croce e del vicedirettore de “La Stampa”, Carlo Casalegno, anch’essi a diverso titolo coinvolti in quel processo per la difesa della legalità e intenzionati a fare del processo stesso un normale momento giudiziario e non un patologico momento di scontro tra le istituzioni democratiche e chi cercava di sovvertirle.
Lascia la moglie Filomena De Terlizzi e 5 figli: Rosa di 29 anni, Giovanni di 27, Bruno di 25 anni, Salvatore di 24 e Agata di 21 anni.


Biografia:

Entrò in Polizia nel 1948 e, dopo aver frequentato la Scuola di Caserta, prestò servizio presso Reparti di Roma, Bari, e Torino. Si distinse in delicate indagini che consentirono di assicurare alla giustizia elementi appartenenti a organizzazioni eversive. Ricevette “Parola di Lode” per operazioni di polizia di particolare importanza. Insignito della medaglia d’oro al Valor Civile “alla memoria”, il 16 febbraio 1979.

 

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