Gianni Mussi
Descrizione attentato
L’imboscata di Pietrasanta
Nel corso di una operazione di polizia giudiziaria, conclusasi – dopo un violento conflitto a fuoco – con la cattura di due pregiudicati autori di gravissimi reati, alcuni appartenenti alla Polizia furono fatti segno a numerosi colpi d’arma da fuoco esplosi al loro indirizzo da uno dei criminali. Tre degli agenti rimasero uccisi, uno ferito. I processi si sono conclusi con condanne e hanno accertato che il fatto, rivendicato da “Lotta armata per il Comunismo”, era stato finalizzato al terrorismo e alla eversione.
Nello stesso scontro a fuoco muoiono anche i colleghi Armando Femiano e Giuseppe Lombardi, viene ferito gravemente il maresciallo Crisci.
Nello stesso scontro a fuoco muoiono anche i colleghi Armando Femiano e Giuseppe Lombardi, viene ferito gravemente il maresciallo Crisci.
Biografia
Nato a Sarzana (SP) il 10 aprile 1945. Entrò in Polizia nel 1964 e, dopo aver frequentato la Scuola Allievi di Bolzano, prestò servizio presso Reparti di Genova e Roma; da ultimo, presso la Questura di Lucca. Gli furono conferiti: gratifiche e “Parole di Lode” per operazioni di polizia di particolare importanza. Insignito della medaglia d’oro al Valor Civile “alla memoria”, il 19 maggio 1978.
Nome vittima
Mussi Gianni, Brigadiere di P.S.
Data di Nascita
10 Aprile 1945
Luogo di Nascita
Sarzana (SP)
Data attentato
22 Ottobre 1975
Luogo attentato
Pietrasanta (LU)
Data di morte
22 Ottobre 1975
Luogo di morte
Pietrasanta (LU)
Ad opera
Lotta armata per il comunismo
Status processuale
La 1^ sezione del Tribunale di Torino, emessa in data 2 giugno 1988 ritiene che tutti i fatti sono stati commessi per finalità di Terrorismo o eversione e condanna Massimo Bettini con altri.
Status processuale
