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Tag Vittima: M

Antonio Marino

Il 12 aprile 1973 Antonio Marino fu comandato in servizio di ordine pubblico da svolgersi in occasione di una manifestazione del Movimento Sociale Italiano. Durante la manifestazione si verificarono gravissimi scontri. Un gruppo di estremisti compì saccheggi e attaccò i reparti di Polizia anche lanciando bombe a mano. Uno degli ordigni colpì l’agente Marino ed esplose uccidendolo. Autori del fatto, appartenenti al gruppo milanese di estrema destra “La Fenice”, furono poi individuati e condannati. Il gruppo prendeva nome da una rivista il cui primo numero era comparso nel 1971 e si batteva – come era stato scritto nella rivista – “per imporre un ordine nuovo, un ordine di militanti e combattenti … teso ad un solo scopo: la conquista del potere”. Suoi esponenti saranno processati e condannati per gravi fatti criminosi.

Edoardo Martini

L’attentato con la valigetta esplosiva
 

L’esplosione di un ordigno collocato all’interno di una valigetta su un convoglio fermo nella stazione di Trento investì, dilaniandoli, il brigadiere Filippo Foti e la guardia scelta Edoardo Martini che stavano portando la valigetta in un luogo lontano dai passeggeri che affollavano il treno e lo scalo ferroviario. Il fatto venne attribuito al terrorismo sud-tirolese che aveva in quel periodo compiuto numerosi attentati sia contro caserme, centrali elettriche e tralicci che contro persone – tra cui militari e appartenenti alle forze dell’ordine – spesso cagionandone la morte o il ferimento.