Fulvio Croce

    • Data e Luogo Attentato 28 Aprile 1977 - Torino (TO)
    • Nome Vittima Fulvio Croce, Avvocato, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati e Procuratori di Torino
    • Ad Opera Brigate Rosse
    • Luogo e Data di Nascita Castelnuovo Nigra (TO), 6 Giugno 1901
    • Luogo e Data di Morte Torino (TO), 28 Aprile 1977

Descrizione attentato:

L’avvocato Fulvio Croce fu affrontato, nell’androne dello stabile ove aveva sede il suo studio, da un commando composto da due uomini e una donna e fu ucciso con cinque colpi di pistola. L’omicidio fu rivendicato dalle “Brigate Rosse” con una telefonata al quotidiano “La Stampa” e all’Ansa. In qualità di Presidente dell’Ordine, l’avv. Croce aveva assunto la difesa di ufficio dei brigatisti rossi al processo di Torino che doveva iniziare qualche giorno dopo. Per invalidare il processo, i terroristi avevano ricusato sia i difensori di fiducia che quelli di ufficio nominati dal Presidente della Corte di Assise. L’uccisione dell’avv. Croce determinò un ulteriore grave stato di tensione che portò al rinvio del processo “per impossibilità di costituire una giuria popolare”. Il processo sarà ripreso tempo dopo, ma prima e durante la sua celebrazione altre persone verranno uccise: dagli investigatori Antonio Esposito e Rosario Berardi, al vicedirettore de “La Stampa”, Carlo Casalegno. Poco più di un mese prima dell’omicidio dell’avv. Fulvio Croce, era stato ucciso anche il brigadiere Giuseppe Ciotta, un altro degli investigatori direttamente coinvolti nella istruttoria del processo.


Biografia:

Pronipote di Costantino Nigra, studia legge ed ha come maestri i noti civilisti torinesi Simondetti. Si laurea nel 1924. Allo scoppio della guerra si arruola negli Alpini. Fervente patriota di ispirazione liberale, è tra i capi della Resistenza e scampa per poco all’eccidio del Martinetto. A riconoscimento dei meriti partigiani gli viene attribuita la Medaglia d’Oro. Nel 1968, titolare di uno dei più noti studi legali della città, è eletto presidente dell’Ordine di Torino, dopo esserne stato consigliere e segretario. È confermato nella carica ininterrottamente per 9 anni, fino al momento del suo assassinio. Proprio in qualità di presidente dell’Ordine, assume la difesa d'ufficio dei brigatisti rossi al processo di Torino iniziato nel 1977, dopo che questi ultimi avevano ricusato i difensori di fiducia e d’ufficio nominati dal presidente della Corte d’Assise, mirando ad invalidare il processo. Medaglia d’Oro al valor civile alla memoria.

 

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