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Francesco Di Cataldo

Descrizione attentato

Verso le 7.00 del 20 aprile 1978, mentre si dirigeva verso la fermata dell’autobus per recarsi sul posto di lavoro, il maresciallo Francesco Di Cataldo fu affrontato da due terroristi che gli esplosero contro numerosi colpi d’arma da fuoco, uccidendolo all’istante. L’omicidio venne rivendicato dalle “Brigate Rosse – Colonna Walter Alasia”, nell’ottica di quel deciso attacco al “mondo penitenziario” che le “Brigate Rosse” avevano deciso di sferrare colpendone le varie componenti, anche per protestare contro “il trattamento carcerario dei prigionieri politici” e l’apertura del circuito detentivo “differenziato” per essi previsto. Di qualche giorno prima era stato l’attentato a Torino dell’agente Lorenzo Cutugno; di poco più di un mese dopo, sarà quello al maresciallo Antonio Santoro. Nel febbraio di quello stesso anno era stato ucciso il magistrato Riccardo Palma; nei mesi successivi, sarebbero stati colpiti a morte, tra gli altri, anche l’agente Giuseppe Lorusso, il magistrato Girolamo Tartaglione, l’antropologo criminale Alfredo Paolella.

Biografia

Entrò nel Corpo degli Agenti di Custodia nel febbraio del 1949. Fu nominato maresciallo nel 1968 e maresciallo maggiore scelto il 1° gennaio 1978. Quando fu assassinato prestava servizio presso la Casa Circondariale di Milano. Insignito della medaglia d’oro al Merito Civile “alla memoria”, il 15 giugno 2004.
Nome vittima

Francesco Di Cataldo, Maresciallo Maggiore Scelto del Corpo degli Agenti di Custodia
Data di Nascita

20 Settembre 1926
Luogo di Nascita

Barletta (BA)
Data attentato

20 Aprile 1978
Luogo attentato

Crescenzago (MI)
Data di morte

20 Aprile 1978
Luogo di morte

Crescenzago (MI)
Ad opera

Brigate Rosse – Colonna Walter Alasia